“Sembrava solo influenza”, la piccola Leda muore di meningite a 5 mesi. È allarme
Due occhioni scuri, vispi e brillanti, e un sorriso sempre stampato sul volto. Leda, un amore di bambina, è morta a soli 5 mesi a causa di una meningite batterica nel reparto di Pediatria di Padova. Una tragedia resa ancor più toccante, se possibile, dal gesto di grande umanità e solidarietà dei genitori, che hanno consentito l’espianto degli organi salvando la vita ad altri quattro bambini. “Leda è venuta al mondo per dare la vita“, ha detto il papà.
Piccola Leda, i primi sintomi della malattia
I primi sintomi – febbre e rigidità nei movimenti – si erano manifestati nella bimba sabato 28 ottobre. “In un primo momento sembrava si trattasse di una bronchiolite, tant’è che le era stata somministrata della Tachipirina”, spiega il papà Marco Canova. “Col passare delle ore è salita la febbre e dagli accertamenti si è capito che la nostra Leda, il nostro “piccolo cigno” come amavamo chiamarla, sarebbe volata in fretta in cielo”.
La diagnosi, infatti, è stata di meningite batterica. Leda si è spenta nel reparto di Terapia intensiva della Pediatria di Padova, nel giorno di Ognissanti, ma la morte cerebrale era stata accertata il giorno prima. I funerali sono fissati oggi pomeriggio, alle 15.30, nella chiesa parrocchiale di Bresseo-Trepont.
La giovane coppia, che ha una figlia più grande, Dharma di 5 anni che frequenta la scuola materna gestita dalle suore di San Biagio, vive in località La Croce di Praglia da circa tre anni, da quando si è trasferita da Maserà di Padova in un alloggio al primo piano di via Ponte Rialto, da poco restaurato.
Lavorano entrambi al Policlinico di Abano Terme. Sulla recinzione della bifamiliare sono ancora appesi i fiocchi bianchi della festa di matrimonio di Marco ed Eva, avvenuto un paio di mesi fa nell’abbazia benedettina di Praglia. In quell’occasione avevano deciso anche di battezzare la loro bambina, che allora aveva poco più di tre mesi. A riportare i dettagli è il Mattino di Padova.
Leda era la coccola di mamma e papà. Una volta trovata la sistemazione abitativa, poco lontano dal luogo di lavoro di entrambi, avevano deciso di unirsi in matrimonio in chiesa. “In questo paese ci troviamo bene, la gente è gentile, siamo a ridosso dei Colli Euganei, la zona ideale per crescere i figli, purtroppo questa tragedia ci toglie il respiro”.
Leda, i genitori: “Ci hai insegnato cosa significa vivere e amare”
Nel necrologio con la foto sorridente e la lingua fuori della loro bimba, mamma e papà hanno voluto fosse scritto: «Con il nostro amore ti abbiamo dato la vita, ma sei tu che in così poco tempo ci hai insegnato cosa significa vivere e amare».
In questo momento di grande dolore Marco ed Eva hanno autorizzato l’espianto degli organi della loro piccola. Cuore, reni e fegato. Un gesto d’amore che ha salvato la vita a due bambini padovani e a due torinesi.
Le quattro famiglie sono già in contatto con la struttura sanitaria padovana. “Leda è venuta al mondo per dare la vita”, aggiunge il papà, che mentre racconta scrolla lo schermo del profilo Facebook in cui sono custodite decine di foto, i momenti felici passati negli ultimi mesi con Leda. Dalle vacanze al mare i primi di agosto – tutti insieme nella spiaggia di Rosolina Mare con la mamma che riceve le coccole della figlia più grande mentre allatta al biberon la più piccola – ai primi anniversari in famiglia. Un quadretto di affetto che dice tutto sulla gioia di quei giorni. «Auguri amore mio, già 2 mesi di te che sei la mia creazione più bella, che stai riempiendo le nostre giornate di gioia e sorrisi, ti amiamo alla follia nostra piccola Leda», scriveva sul suo profilo Facebook papà Marco in occasione del secondo mese di vita della loro bimba.
Leda, il sindaco del paese: “Affranto da questa notizia”
La tragica notizia ha scosso il piccolo borgo La Croce di Praglia. “Quando a maggio è nata la bambina, come facciamo con tutti i nuovi nati del nostro Comune, abbiamo inviato alla famiglia la classica torta di pannolini e un diario per i genitori”, afferma il sindaco di Teolo, Valentino Turetta. “Ricordo che hanno apprezzato il nostro gesto e mi hanno ringraziato. Non lo fanno tutti. Sono affranto per questa tragedia, sono vicino al dolore di mamma e papà in questo terribile momento, che ci tocca tutti”.